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2 agosto 1980, Anna Maria Curci, Bologna, orologio, Poesia, stazione, storia, strage di Bologna, Vittorio Bodini
2 agosto 2015
E oggi e sempre ero lì, nello spazio abolito
di fronte all’orologio, all’ora fissa,
domenica d’agosto, ma era sabato
allora, nel millenovecentottanta.
La sera, gola polvere macerie,
non ho detto a mio zio, sì, il ferroviere:
ricordo la paura e gli anni, trentacinque.
Viaggiavi al tempo lungo quel percorso
e mi portavi i rotocalchi sparsi
dai turisti tedeschi sui sedili.
Non gli ho detto: l’angoscia
per te, per gli altri, mi è compagna
(“tu non conosci il sud” mi nutrì
e il dannato ritegno all’espansione).
Anna Maria Curci
Che chiusa!
Grazie
Grazie, Anna Maria, per questo e per ogni altro segno del tuo essere un’intellettuale che vede e dice, che legge il presente e non può tacere, non può non dire.