Ho scelto questo, tra i componimenti che Heinz Piontek (1925-2003), definì “Romanzen vom Abschied”, romanze del commiato, per ricordare lo scrittore tedesco a 90 anni dalla sua nascita.
L’ocarina del commiato
suona a me l’autunno allegro,
colori di zafferano e sangue secco –
ahimè, col fumo dei falò dopo il raccolto di patate
scorre il tempo di chimera
dietro, su per il pendio.
Quello che mi fu prestato:
intermittenze di luce alle pareti,
comprensione per parecchie cose vane,
un bagliore del fogliame avvertito più profondo –
all’inesperibile io rendo.
per Hans Egon Holthusen
Okarina des Abschieds
bläst mir der heitere Herbst,
Farben von Safran und getrocknetem Blut –
ach mit dem Rauch der Kartoffelfeuer
zieht die chimärische Dauer
hinter die Steigung des Hangs.
Was mir geliehen wurde:
wechselndes Licht an den Wänden,
Verständnis für manche Vergeblichkeit,
ein tiefer gespürter Schimmer des Laubs –
dem Unerfahrbaren geb ich’s zurück.
für Hans Egon Holthusen
Heinz Piontek*
(traduzione di Anna Maria Curci)
*Ich höre mich tief in das Lautlose in. Frühe Lyrik und Prosa. Herausgegeben von Anton Hirner und Hartwig Wiedow. Berlin / Schmalkalden 2011. S. 62.