
Christa Wolf in occasione della manifestazione del 4 novembre 1989. Berlino, Alexanderplatz. Bundesarchiv
86 anni fa, il 18 marzo 1929, nasceva a Landsberg an der Warthe (oggi Gorzow Wielkopolsky) Christa Wolf. Voglio ricordarla con due suoi brevi testi, la poesia Prinzip Hoffnung (Principio speranza) e un brano tratto da Der Schatten eines Traumes (L’ombra di un sogno), il saggio che scrisse per l’edizione delle poesie di Karoline von Günderrode, che pubblico qui nell’originale e nella mia traduzione.
Prinzip Hoffnung
Genagelt
ans Kreuz der Vergangenheit
Jede Bewegung
treibt
die Nägel
ins Fleisch.
Principio speranza
Inchiodato
alla croce del passato
Ogni movimento
spinge
i chiodi
nella carne.
Christa Wolf
(traduzione di Anna Maria Curci)
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«Ein zerrissenes, politisch unreifes und schwer zu bewegendes, doch leicht verführbares Volk, dem technischen Fortschritt anhängend statt dem der Humanität, leistet sich ein Massengrab des Vergessens für jene zu früh zugrunde Gegangenenen, jene unerwünschten Zeugen erwürgter Sehnsüchte und Ängste.»
«Un popolo dilaniato, politicamente immaturo, difficile da smuovere, eppure facile da sedurre, attaccato al progresso tecnologico invece che al sentimento di umanità, si permette una fossa comune dell’oblio per coloro che sono andati a fondo precocemente, per quei testimoni indesiderati di aneliti e paure soffocati.»
Christa Wolf (da: Christa Wolf, Der Schatten eines Traums, in: Karoline von Günderrode. Einstens lebt ich süßes Leben. Gedichte – Prosa – Briefe. Herausgegeben von Christa Wolf, Insel Verlag 2006, p. 14)