Dorothy e il Mago
Non gridare se nasci d’autunno
se la tua voce è traccia del vissuto
la città di smeraldo ha le sue tane
e non temere il freddo sulle vie
battute dal maestrale
vieni a braccia distese
portami ombrelli rosa d’artemisia
ti disegno col dito nelle fragole
i contorni di Oz
e tu da quel velario che separa
giorni di grigio dalle luminarie
scrivimi fiabe a margine
ti leggerò le labbra
e basterà.
Dorothy und der Zauberer
Schrei nicht, wenn du im Herbst geborren wirst,
wenn deine Stimme Spur des Erlebten ist
die Stadt aus Smaragd hat ihre Höhlen
und fürchte dich nicht vor der Kälte auf den
vom Mistral gepeitschten Straßen
komm mit ausgestreckten Armen
bring mir rosenrote Schirme aus Beifuß
ich zeichne dir mit dem Finger in den Erdbeeren
die Umrisse von Oz
und du aus dem Vorhang, der Tage
aus Grau von der Lichterflut trennt,
schreib mir Märchen am Rand
ich werde dich von den Lippen ablesen
und das wird reichen.
Cristina Bove, da Metà del silenzio, Pibuk 2014
(traduzione in tedesco di Anna Maria Curci)
Qui per ascoltare l’audio
Mi ha trasportato in una dimensione poco nota ma accogliente.
Maurizio Ceccarani
importante che sia accogliente!
grazie
Tutta la raccolta di Cristina Bove – come tutta la sua poesia – ha il dono di schiudere dimensioni, di dare accesso a strade meno note e ricche fuori dall’ordinario. Grazie, Maurizio. Anna Maria
grazie sempre a te, Anna Maria, la tua voce colora la ma poesia d’altra poesia.
è una meraviglia ascoltarti.
Un abbraccio di affetto e riconoscenza a te, Cristina.
ancora mille grazie. carissima, dolce amica mia!