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Anna Maria Curci, anniversari, Bruno Mazzoni, Herta Müller, Poesia, Poesia in due lingue, premio Nobel per la letteratura, traduzioni, Transeuropa Edizioni
Herta Müller è nata il 17 agosto 1953. Oggi, nel giorno del suo 65° compleanno, propongo la lettura del primo libro di poesie in rumeno della scrittrice alla quale fu conferito nel 2009 il premio Nobel per la letteratura. L’edizione italiana di Este sau nu este Ion (questo iil titolo originale di Essere o non essere Ion), uscita nel 2012 per Transeuropa con la traduzione di Bruno Mazzoni, presenta il testo originale a fronte. La particolarità consiste nella composizione dei testi: le parole o i gruppi di parole sono altrettanti ritagli di giornale composti in forse bizzarri, senz’altro non insipienti collage. Casualità e gusto della provocazione, gioco e progetto si alternano, nella lingua «amata e odiata, la lingua della dittatura di Ceaușescu», con la forza della parola e, insieme, la diffidenza nella composizione e nell’uso delle parole, come scriveva Herta Müller in La lingua ladra. (Anna Maria Curci)
Esiste un’interessante linea di continuità nel rapporto fecondo tra la lingua rumena e la tedesca che annovera personalità quali quelle di Celan e di Pastior, oltre che di Herta Müller; e a proposito dei testi-collage di quest’ultima andrebbe letto anche l’appassionante “I pallidi signori con le tazzine da caffè” originariamente composto in tedesco. Tutto questo per ribadire quanto “porose” e imprevedibilmente sorelle siano le lingue d’Europa (ma non solo).
Verissimo, Antonio, grazie per averlo sottolineato!
L’ha ribloggato su Antonella Lallo.
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